Le Bambole e la loro Storia

Le bambole sono considerate uno tra i giocattoli più antichi della storia, fin dalla preistoria il primo e il più naturale giocattolo delle bambine: Greci e Romani ne ebbero di argilla, di osso, di legno, di avorio e dipinte, le si vedevano nelle tombe egizie e nei sarcofaghi di bambini, in argilla o in legno in epoca medioevale e rinascimentale fino a essere ritenute oggetto di lusso nel Seicento quando incrementavano lo sfarzo delle corti europee (dati i loro costi di certo non si trattava di giochi destinati alle bambine, ma erano oggetti d'arte da guardare e toccare con estrema cura).

Giunti nell'Ottocento le bambole subiscono il processo di industrializzazione e i loro produttori le diffusero in tutto il mondo fabbricate con nuovi materiali quali il biscuit e la porcellana lucida specialmente nella realizzazione della testa.

La prima fabbrica artigianale di bambole nacque In Inghilterra alla fine del Settecento grazie all'italiano Domenico Pierotti, mentre il francese Emile Jumeau fabbricò la prima bambola con la testa di biscuit o porcellana; l'intento dei produttori, ad ogni modo, era quello di dare forma a un oggetto che avesse caratteristiche simili a quelle umane pertanto cercarono di riprodurre speciali meccanismi che attribuissero alla bambola aspetti tipici dell'essere umano a partire dallo sguardo che doveva essere realistico e intenso.

Norimberga mise in circolazione le prime bambole dagli occhi mobili e capaci di emettere suoni rassomiglianti a balbettamenti.

Nei primi decenni dell'Ottocento esse divennero il più diffuso giocattolo tra le bambine a livello mondiale e dopo il primo conflitto mondiale venne dato inizio alla produzione di  bambole in stoffa con mani e testa ricoperti da ferro; qualche anno dopo arrivò la famosa Barbie, la prima bambola dalle forme esplicitamente femminili, fatta di acconciature, vestiti intercambiabili e  gioielli da indossare.

Quest'ultima deve la sua nascita a Ruth Handler che suggerì l'idea di una bambola dall'aspetto adulto, ad oggi la più venduta nella storia del giocattolo.